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MICROSOFT vs GOOGLE

Microsoft ha raggiunto un accordo con il dipartimento di Giustizia statunitense e con gli organi antitrust statali impegnandosi a modificare il suo sistema operativo Vista, mettendo al tempo stesso fine alla disputa con Google che accusava il colosso del software di violazione delle regole concorrenziali nella ricerca via Internet.
Google aveva fatto presente che il proprio programma di ricerca non riusciva a funzionare in maniera ottimale su Vista.
Lo stesso primo motore di ricerca Internet ha espresso soddisfazione per l' intesa raggiunta, in quanto - ha sottolineato il responsabile per gli affari legali del gruppo, David Drummond - i cambiamenti "vanno nella giusta direzione", anche se al tempo stesso "é necessario introdurre ulteriori miglioramenti per consentire ai clienti di avere accesso ad desktop di ricerca alternativo". La nuova versione di Vista con le modifiche previste dall' accordo sarà disponibile entro la fine dell' anno.
Vista è l' ultima versione del sistema operativo Windows che attualmente è installato sulla quasi totalità dei personal computer di tutto il mondo.
Google attualmente sopravanza di gran lunga Microsoft per numero di utilizzatori dei programmi di ricerca via Internet, con un rapporto di sei a uno.

Nel 2001 una corte d' appello federale statunitense aveva sancito che Microsoft difendeva illegalmente il suo sistema operativo Windows dalla concorrenza.

nel 1857 faceva caldo come ora

i metereologi e gli scienziati hanno detto che 150 anni fà faceva caldo come ora

ma io non ci creto
secondo me hanno detto così per rassicurarci e perchè non c'è nessun testimone che può provare il contrario.

Yahoo! complice di censura e repressione

Una signora cinese vuole denunciare Yahoo!.
Il motivo? Ha aiutato la repressione della libertà di informazione in Cina.
Shi Tao è un giornalista che trattato della censura contro le informazioni sulla repressione in Piazza Tienanmen e sul suo anniversario. È stato arrestato dalla polizia della Repubblica Popolare Cinese. Il governo comunista di Pechino l'ha incriminato e incarcerato raccogliendo prove... su Internet! E in particolare usando Yahoo!

E allora la mamma di Shi, attaccandosi a tutto, vuole denunciare il portale. Ennesimo problema dei "colossi" del web: si piegano al colosso dittatoriale.